Parliamo del pesco, genere botanico Amygdalus e famiglia delle rosaceae. Si tratta di una pianta fruttifera di facile coltivazione e molto bella da un punto di vista ornamentale. Guardate la foto in allegato. non lascia senza fiato questo particolare?
Il pesco, inoltre, fruttifica abbondantemente fin dai primi anni. Purtroppo una pianta poco longeva che va rinnovata ogni 15 anni più o meno. Assai esigente in fatto di cliama e terreno, necessita di un clima temperato e un terreno permeabile e fresco.
Le piante vanno distanziate circa 5 metri e raggiungeranno un’altezza media di 4 metri. Cresce bene in pianura e in collina ma non sopporta il gelo e le brinate primaverili. Se avete coltivato la vite nelal vostra zona econ ottimi risultati, state sicuri che il pesco avrà il suo habitat migliore.
Ovviamente ci sono molte specie: le pesche comuni che arrivano nelle nostre tavole (buccia pelosa di colore dal giallo al rosso) derivano dalla Amygdalus persica. le “noce-pesche†invece, derivano dall’Amygdalus laevis e hanno una buccia liscia come le susine.
Il pesco si moltiplica per innesto perchè quelle ottenute da seme producono dei frutti molto piccoli e poco saporiti. È importante eseguire alcuni trattamenti antiparassitari, specialmente nei mesi invernali.
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