Cari lettori, protagoniste di questo periodo sono i Cavoli, le skimmie e il viburno. Può sembrare strano ma soprattutto i cavoli e le verze ornamentali (Brassica oleracea acephala) riempiono i vasi con i loro colori sgargianti e, in giardino, stanno benissimo alla base di piante ad alto fusto. Le varietà in commercio si distinguono per le foglie, più o meno frastagliate e arricciate, e per i colori, che vanno dal bianco al viola, dal rosso al giallo.
Il bello è che, dopo aver svolto la loro funzione ornamentale, queste piante possono essere consumate in tavola. A differenza delle verze dell’orto, infatti, queste varietà ornamentali non producono fiori e quindi sono sempre commestibili, anche dopo 90 giorni. Prediligono un terriccio non troppo umido, annaffiature e non frequenti e la rimozione di eventuali afidi.
La skimmia japonica è un arbusto sempre verde caratterizzato da belle foglie lucide e coriacee, molto decorative. Dal tardo autunno a fino a primavera inoltrata produce pannocchie o palle di gemme rosa o bianche, a seconda della varietà . Verso la fine della primavera si copre di fiori bianchi. Resiste anche in casa, a patto però che la temperatura non superi i 18 gradi. La skimmia ha bisogno di un suolo ricco di humus e di terricio umido.
Il viburno tino (Virburnum tinum), conosciuto anche come Laurotino o Lentaggine, è un arbusto sempreverde che può superare i 3 metri di altezza (anche se coltivato in vaso). E’ molto robusto e vanta un fogliamo particolarmente elegante e uan fioritura invernale spettacolare. Fiorisce infatti in pieno inverno, prima con minuscoli boccioli rosa o bianchi, poi con un’esplosione di fiorellini bianchi riuniti in pannocchie e bacche nero-blu. Per mantenere la crescita sotto controllo, potatelo dopo la fioritura, ma non in concomitanza con gelate.