L’ Arancio è un ibrido diffuso in tutto il mondo, e originario dell’Asia: si coltiva da centinaia di anni come una specie a sé; le prime arance sono state importate in Europa dai navigatori commerciali portoghesi. Per questo motivo in molti dialetti la parola porto gal, o portugal, indica di fatto le arance.
Gli aranci sono piante di medie dimensioni e possono raggiungere gli otto metri di altezza, hanno una chioma densa e tondeggiante che ha la caratteristica di essere sempreverde. Le foglie sono di forma lanceolata, di colore verde scuro e lucido all’apparenza: in primavera produce le Zagare, piccoli fiori bianchi, con un profumo denso e intenso. Di questa specie troviamo numerosi cultivar: si differenziano tra loro per la forma e le dimensioni dei frutti: ma anche per l’epoca della maturazione durante l’anno. Le arance maturano da ottobre fino a febbraio a seconda della specie.
I frutti sono tondeggianti di colore arancio o rossastro, con buccia di sapore amarognolo, c e con una polpa decisamente succosa negli esemplari migliori; i fiori e le bucce si usano in profumeria.
Le arance si coltivano possibilmente in un luogo soleggiato e semi-ombreggiato; temono il gelo intenso e prolungato, quindi nelle aree della penisola dove ci sono inverni molto freddi si consiglia di posizionare le piante in un luogo riparato dal forte vento invernale, poiché le gelate primaverili possono rovinare i boccioli o i giovani frutti.
Riguardo alle innaffiature queste piante sopportano bene la siccità : ma se questa è prolungata abbiamo la perdita dei fiori e dei frutti; per una fruttificazione ottimale si consiglia di innaffiare regolarmente la pianta, evitando gli eccessi.
Fate in modo che il terreno asciughi tra una annaffiatura e l’altra.
Ogni quindici giorni potete fornire del concime specifico per agrumi, mescolato all’acqua delle innaffiature.
Il terreno deve essere un ricco composto di humus, soffice e molto den drenato; la moltiplicazione avviene per talea, o per innesto su altre rutacee.