Nepetella o mentuccia comune – aromatiche

Nepetella o mentuccia comune

Calamintha nepeta (L.) Savi (fam. Labiatae)

  In Italia la nepetella non è particolarmente diffusa se ne trovano molte piante sull’Isola d’Elba e sulle zone boschive e montane fino a 2000 metri d’altitudine..

Forma biologica

H-shake (emicriptoita scaposa)

Corotipo

Oroita S-europea

 Difusione

Molto diffusa in europa centro-meridionale, dove cresce spontanea in terreni aridi fino ai 1500 m s.l.m., la nepetella è tra le poche piante che resistono alla calura e all’aridità del suolo nel periodo di luglio e agosto. In Italia è presente su tutto il territorio, dalle zone costiere fino alle regioni submontane. Nell’Arcipelago Toscano, fiorisce nella macchia dell’Isola d’elba, del Giglio e di Giannutri ed è più facilmente visibile lungo i sentieri assolati.

Caratteristiche botaniche

Nepetella i mentuccia

Nepetella i mentuccia

Pianta perenne molto aromatica, munita di rizoma strisciante e di stoloni. I fusti, quadrangolari e pelosi sugli angoli, sono prima sdraiati poi eretti, ramosi in alto, e possono raggiungere i 70 cm di altezza. Le foglie sono opposte, ovate, pelose, con apice subacuto e margine revoluto debolmente dentato. I iori sono riuniti a 3-9 su un peduncolo all’ascella delle foglie superiori e formano nel loro insieme un’iniorescenza composta. Il calice è tubuloso, peloso alla fauce, con cinque denti apicali; la corolla è rosea o violacea. Il frutto è un tetrachenio, racchiuso dal calice persistente.

Coltivazioni

Allo stato attuale, è ancora prevalente la raccolta di piante allo stato spontaneo e scarse sono le notizie sull’agrotecnica. L’impianto è solitamente realizzato mediante trapianto mentre è sconsigliata la semina diretta in campo a causa dell’esigua dimensione dei semi. I semi vengono seminati all’interno di contenitori ripieni di terriccio e sabbia (2:1), circa due mesi prima del trapianto in pieno campo, che si realizza di solito dagli inizi di marzo ai primi di aprile. Il trapianto viene efettuato a ile distanti 50 cm con una distanza sulla ila di 25 cm. La specie ha scarsi problemi di attacchi d’insetti o di malattie, mentre la principale avversità è rappresentata dalle infestanti, che debbono essere controllate durante la coltivazione, soprattutto ricorrendo ad interventi meccanici. Le piante si raccolgono in estate in piena ioritura, evitando di ritardare la raccolta poiché il contenuto e le proprietà degli oli essenziali diminuiscono dopo questo stadio. Sono di solito possibili due raccolte a stagione. Le richieste del mercato riguardano sia il prodotto allo stato fresco che secco. In questo caso dopo la raccolta, le piante sono rapidamente poste a essiccare all’interno di stufe termoventilate evitando temperature troppo alte che potrebbero comportare una perdita d’olio essenziale e un peggioramento della qualità della droga.

Micropropagazione

La moltiplicazione sono stati utilizzati gli internodi e le gemme apicali. EÌ€ stato effettuato un primo lavaggio degli espianti con Tween 20 per 20 minuti preceduto da spazzolamento con la stessa soluzione. Sono stati quindi effettuati 3-4 risciacqui con acqua distillata.
Gli espianti (internodi e le gemme apicali) possono essere utilizzati per la moltiplicazione. Inizialmente si procede con uno spazzolamento e successivo lavaggio con Tween 20 (0.01{65f2e28177c94f2951789cdb189ff701d60484d918a169e513d16f7e82a02d40} v/v) per 20 minuti quindi la sterilizzazione avviene con una soluzione di ipoclorito di sodio al 50{65f2e28177c94f2951789cdb189ff701d60484d918a169e513d16f7e82a02d40} per 10 minuti, a cui seguono dei risciacqui con acqua sterile. Gli espianti vengono trasferiti su mezzo MS addizionato di 0.5 mg/L di BA alla temperatura di 22°C con irradianza di 80 μM/ m2s, radiazione fotosinteticamente attiva (PAR) ad un fotoperiodo di 16h di luce e 8h di buio. Gli espianti vengono trasferiti regolarmente su nuovo mezzo ogni quattro settimane. La radicazione può essere effettuata sia in vitro utilizzando un mezzo di coltura senza citochinine, oppure si possono trasferire i germogli direttamente nel terreno sterile e quindi mantenerli in serra con una elevata percentuale di umidità ino allo sviluppo delle radici.

Organi della pianta utilizzati

Si utilizzano i fiori e le foglie.

Composizione chimica e principi attivi

Le sommità fiorite contengono olio essenziale ricco di monoterpeni (mentone, pinene e pulegone). Nell’olio essenziale, ottenuto per distillazione delle parti aeree essiccate della nepetella e analizzato alla GC-MS, sono state identiicati 55 componenti, rappresentanti il 91.65{65f2e28177c94f2951789cdb189ff701d60484d918a169e513d16f7e82a02d40} dell’olio totale; le sostanze principali sono il piperitenone ossido (43.8{65f2e28177c94f2951789cdb189ff701d60484d918a169e513d16f7e82a02d40}), il trans-piperitone ossido (25.23{65f2e28177c94f2951789cdb189ff701d60484d918a169e513d16f7e82a02d40}) e il limonene (13.03{65f2e28177c94f2951789cdb189ff701d60484d918a169e513d16f7e82a02d40}).

Proprietà e usi

Usi medicinali

Ha proprietà digestive, espettoranti e carminative. L’infuso preparato con le foglie o con le sommità fonte di mentuccia è un buon carminativo; aiuta la digestione e stimola le funzioni epatiche. Allo stesso scopo si prepara un enolito, lasciando la droga a macerare nel vino, che poi si filtra e si beve dopo i pasti. Per uso esterno l’olio essenziale, di cui la mentuccia è ricca, le conferisce proprietà antibiotiche, e quindi le foglie fresche pestate aiutano la guarigione delle piccole escoriazioni, sulle quali si applicano in cataplasmi.

Usi alimentari

In cucina, le foglie tritate, dall’aroma simile a quello della menta, vengono impiegate per insaporire piatti di carne, pesce, verdura e funghi.

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