Tipi di Rose – La classificazione delle Rose

Quanti Tipi di Rose conoscete?

La classificazione dei tipi di Rose è decisamente ampia e complessa, basti pensare solo ai gruppi ed alle specie e già ci si trova in un’inestricabile matassa. In genere ci si rimette allo schema tassonomico (tassobox) standard utilizzato dall’American Rose Society, World Federation of Roses e Royal Horticoltural Society, rintracciabile con i più comuni motori di ricerca. Noi qui ci limiteremo solo a descrivere le particolarità delle classi più conosciute dagli appassionati, mettendo un po’ d’ordine tra le fila.

Al giorno d’oggi, l’enorme varietà e cultivar di rose (si pensa da un minimo di 40.000 ad un massimo di 200.000 rose classificate) non lascia passare inosservato il ritorno di interesse per le rose antiche.

Le rose dei nostri giardini non sono solo opera della natura, ma sono state in gran parte create dall’uomo. La strada che ha portato la rosa di macchia dei nostri antenati alle rose moderne che ornano i giardini, protette da brevetto e marchio depositato, è veramente lunga anche se brevemente riassumibile: tutte le varietà appartenenti a classi esistenti precedentemente il 1867 vengono definite per convenzione “Antiche” mentre quelle appartenenti a classi ottenute dal 1867 in poi sono “Moderne”. Ma perché questa data? Con l’introduzione in Europa di rose rifiorenti, tra cui gli ibridi perenni, la multiflora, la tea, le cinesi, a cavallo tra il 18° ed il 19° secolo, si può parlare di punto di congiunzione e passaggio del testimone, tra rose antiche e moderne, culminato nel 1867, anno in cui Guillot creò ‘La France’, ottenuta dall’incrocio tra un ibrido perenne ed una tea.

Tipi di Rose Antiche

Le rose antiche, per comodità, possono essere sottoclassificate in due distinti gruppi: quelle con unica fioritura e quelle con fioritura ripetuta o continua nella stagione.

tipi di rose

Immagine Rose Gallica

  • Rose antiche con unica fioritura
    Le seguenti sono le vere e proprie Rose Antiche, originatesi in Europa. Hanno fioritura unica, perlopiù estiva, davvero spettacolare. Sono in genere estremamente resistenti al freddo, immuni da malattie crittogamiche e di facile coltura. Molte hanno una fragranza eccezionale.
  • Rose Gallica: famose fin dall’antichità, coltivate dai greci e dai romani, erano diffuse in tutta Europa fino alla Turchia. I rosai sono rustici, non rifiorenti, con altezza variabile da 1 a 2 metri e tendenti a produrre getti o polloni. Il fogliame è finemente frastagliato e vigoroso, gli steli non hanno spine e sostengono un unico fiore spesso di colore particolarmente scuro. Esistono rose galliche bianche o bicolori mentre non si conosce nessuna varietà gialla, arancione o gialla. Rustiche, predisposte a crescere in qualunque tipo di terreno e a resistere ottimamente a malattie e gelo, calore e siccità.
  • Rose Damascene: nate dall’incrocio spontaneo con una Rosa Canina. Conosciute fin dall’antichità in Asia Minore e Balcani e probabilmente importate in Europa dai Crociati. Da tempi immemorabili questa rosa viene coltivata a Kazanlik in Bulgaria ed impiegata per la produzione di olio di rose per il mercato cosmetico. Alcune varietà sono rifiorenti nella stagione. Meno rustica della Rosa Gallica ma di dimensioni maggiori. I fiori sono profumatissimi, bianchi, rosa o rossi a mazzetti o a grappoli.
  • Rose Alba: è forse la prima rosa nata da un incrocio fortuito con la Rosa Canina. Conosciuta già al tempo dei Romani che la importarono in Inghilterra. Nonostante il nome non è proprio bianca, ma anche di color crema o rosa. Fioritura unica in giugno, profumo delicato. Forma cespugli compatti, fino a 2,5 mt. di altezza, poco spinosi, rustici e resistenti al gelo ed alle malattie.
  • Rose Centifolia: dette anche Rose di Provenza, immortalate da pittori ed artisti del 18° secolo, di medie dimensioni, crescono in cespugli leggeri con rami ricadenti. Le foglie sono grandi e cotonose, opache. Spine piccole, fiori bianchi o rossi, petali fitti, di forma sferica, gradevolmente profumati e petali che si retroflettono quando completamente aperte.
  • Rose Muscosa: nate da semplice mutazione spontanea di Rosa Centifolia. Note sin dal 1720 e molto popolari in epoca vittoriana. Il nome deriva dal tessuto ghiandolare che si forma su sepali, ovari e steli dei fiori, ricoprendoli di un muschio marroncino dall’odore caratteristico. Cespugli robusti, alti fino a 2 mt., con fogliame verde vivo e spine sottili. Fiori grandi e globosi, dal profumo fruttato.

Tipi di Rose antiche rifiorenti

Mediante incroci tra le rose antiche descritte sopra e varietà rifiorenti introdotte dalla Cina nel secolo 18°, sono stati creati vari gruppi di rose

Rose Portland

Immagine Rose Portland

  • Rose Cinesi: note anche col nome di Rose del Bengala o Rosa Sinensis, coltivate in Cina su larga scala molto prima del 18° secolo, epoca in cui furono introdotte in Europa. Sono molto rifiorenti ed hanno dato origine a gruppi di rosai che fioriscono più volte l’anno. Producono fiori di media misura su steli delicati e sottili, senza spine; i cespugli sono ariosi ed amano il caldo ed il sole, ma temono il gelo.
  • Rose Portland: la loro origine risale al 18° secolo, ottenute da un’ibridazione tra una Rosa Damascena ed una Rosa Gallica Officinalis. Devono il nome alla Duchessa di Portland che le scoprì durante un viaggio in Italia del Sud e le portò in Inghilterra. Sono rosai apprezzati per la fioritura tardiva ed il colore rosso cupo. Ne esistono varietà rosa ma non bianche. Furono utilizzate per incroci con rosai cinesi per ottenere ibridi rifiorenti. La loro altezza massima è di mt. 1,50, sono rifiorenti nella stagione, i fiori sono profumati e di dimensioni medie.
  • Rose Bourbon: di origine molto lontana, probabilmente frutto di un incrocio casuale tra una Rosa Damascena ed una Cinese. Crescevano spontanee nell’Isola di Bourbon (l’attuale Réunion) ed i francesi le importarono in patria. Piante rifiorenti, diritte e robuste, leggermente ricadenti, senza spine, fogliame rossastro con rose che vanno dal bianco al rosa, al rosso e porpora, con profumo gradevole e dolce. Possono raggiungere anche i 4 mt. di altezza.
  • Ibride Perenni: sono considerate un passaggio intermedio tra le rose antiche e le moderne. Devono la loro nascita agli ibridi di rose cinesi, Portland, Noisette e Bourbon. Questi incroci furono ottenuti a partire dalla metà del 19° secolo. Sono caratterizzate da una crescita abbondante, grandi fiori rossi, malva, porpora, rosa o bianchi. Resistono bene al gelo, un po’ meno alle malattie.
  • Rose Multiflora: originarie dell’Estremo Oriente, arbusti piuttosto alti, ricchi di rami spinosi. Producono piccoli fiori profumati, semplici e dalle sfumature tenue del bianco, crema e rosa, raggruppati in corimbi, rifiorenti. Hanno dato origine per incrocio ai rosai Rambler ed alcune varietà di Noisettes, Polyantha e Floribunda.

Tipi di Rose Moderne

Nella creazione delle rose moderne, prodotto dell’orticoltura occidentale, fu fondamentale l’apporto delle varietà importate dal Medio Oriente e dall’Estremo Oriente. I rosai botanici, gergalmente conosciuti come selvatici, si trovano solo nell’emisfero settentrionale e, su 120 specie conosciute, solo 15 o 20 hanno contribuito alla creazione delle rose coltivate. Le rose moderne sono il risultato di continui miglioramenti effettuati dagli ibridatori del secolo scorso, che piantavano, innestavano, impollinavano, riproducevano per talea, ottenendo spesso nuove varietà.

Rose Floribunda

Immagine Rose Floribunda

  • Ibridi di Tea (HT): assieme alle Floribunda sono i rosai attualmente più diffusi. Sono apparsi a metà del 19° secolo, quando per primo Guillot ottenne “La France” nel 1867. La loro particolarità è tutta nella squisita forma dei lunghi boccioli, dei petali appuntiti e del fogliame grande e lucido. A parte il nero puro, l’azzurro ed il blu, sono presenti tutte le tonalità di colore. Generose nella fioritura anche se non si prestano molto ad essere mescolate con altre rose o piantate in una bordura mista: la loro destinazione perfetta è nel giardino formale.
  • Rose Polyantha: furono create da Guillot attorno al 1860. I loro discendenti sono piante rustiche che si adattano anche a terreni poco fertili. Sono piante di facilissima coltura, molto fiorifere che sviluppano ininterrottamente nuovi rami. Mancano però di profumo.
  • Rose Floribunda e Grandiflora: prodotte dal danese Poulsen, derivano da incroci tra le rose Polyantha e le Ibridi di Tea. Presentano infiorescenze multiple. Sono infatti caratterizzate da fiori raggruppati in corimbi (mazzetti), fioriscono in continuazione nella stagione e presentano tutta la gamma di colori delle HT. La varietà Grandiflora, come dice il nome stesso, propone rose Floribunda con infiorescenze di notevoli dimensioni.
  • Rose Patio, Tappezzanti, Coprisuolo, Miniatura: si tratta di rosai di piccola taglia, in miniatura appunto. La loro comparsa effettiva risale all’inizio del 20° secolo ed ebbero grande successo negli Stati Uniti ancor prima che in Europa. Sono rosai a steli sottili, con foglie piccole e corolle minuscole, a rosetta, facili da coltivare, rustici e poco esigenti, a fioritura continua. Formano cespugli compatti, bassi, ideali per la prima linea nelle bordure oppure per essere coltivate in vasi e fioriere. Sono utilizzati per abbellire spazi ristretti ed il verde urbano.
  • Rose ad arbusto: sono piante facili da curare, richiedono potature scarse e limitate. Sono comprese in questa classe le Ibridi di Rugosa, le Ibridi di Moschata (create dal Reverendo Pemberton), le Pimpinellifolia e le Ibridi di Multiflora. Sono rosai molto polloniferi, alcuni si prestano ad essere coltivati come rampicanti. Sono estremamente resistenti al gelo, alla siccità, alle malattie e sopportano di essere coltivate in terreni poveri. Molte producono grandi bacche e fogliame decorativi in autunno.
  • Rose Inglesi: ottenute per la prima volta negli anni ’50 dall’ibridatore inglese David Austin che seppe fondere il fascino delle rose antiche con le qualità delle rose moderne. Nacquero così rosai caratterizzati da portamento fitto, con fiori doppi o stradoppi, a coppa, spesso quartati, molto rifiorenti ed intensamente profumati, dai colori a volte accesi e brillanti, a volte tenui e delicati, tipici delle rose antiche.
  • Rose Toscane: sono la risposta italiana dell’ibridatore Barni alla crescente domanda sul mercato di rose nel genere delle inglesi.

Tipi di Rose botaniche

Rosa Canina

Immagine Rosa Canina

Conosciute anche come ‘rose specie’, sono tutte le varietà spontanee che la natura ha distribuito, in alcuni casi ancor prima della comparsa dell’uomo, sulla Terra. Molte di esse purtroppo sono andate perdute mentre altre hanno avuto un ruolo di primo piano nella storia delle rose, essendo state alla base di moltissimi incroci naturali e non.

Quasi tutte hanno il fiore semplice, un portamento informale, vigoroso ed in autunno producono bacche molto decorative. Sono tutte piante molto resistenti alle malattie ed adattabilissime ai climi più diversi. Producono molti polloni e danno vita a cespugli aggrovigliati, con rami lunghi e flessibili.

I fiori sono presenti solo nelle tonalità del bianco e del rosa pallido. Solo nelle Foetida possono essere anche gialli. Sono comprese tutte le specie ed i loro ibridi di Rosa Canina, Spinosissima, Glauca, Moyesii, Macrantha, Macrophylla, Sericea etc.

 

We will be happy to hear your thoughts

Leave a reply

Spaziopiante.it
Logo