La sarracenia sono piante carnivore originarie delle aree lungo il confine tra Canada e Stati Uniti, di questo genere fanno parte otto specie per la precisione: gli ibridi sono invece molto di più: la pianta standard mostra foglie verticali e lunghe, specie di tubi a forma di cono rovesciato con una apertura in cima, che può essere chiusa da un opercolo, che funziona da coperchio. La parte sotterranea è costituita da un rizoma simile ad un tubero carnoso, che presenta radici diradate.
Si tratta di una pianta che raggiunge il metro di altezza, presentando decine di tubi, chiamati ‘ascidi’, che hanno la capacità di attrarre e quindi contenere prede. Il sistema di cattura di questa pianta carnivora è semplice: la preda attratta dai colori che questa pianta crea sui propri ascidi, e dalla produzione di un nettare denso e profumato, entra verso la zona più interna della trappola, che presenta una parete liscia e cerosa, che farà inesorabilmente scivolare la per davvero la parte più ristretta e profonda dell’ascidio stesso.
A questo punto la preda non potrà sfuggire al proprio destino, e verrà quindi digerita dalla pianta carnivora, che emetterà un apposito distillato che poi riassorbirà , ricco di sostanze nutritive, ottenute dalla digestione della preda, traendone beneficio e utile nutrimento. Le otto specie di questa pianta carnivora detta Sarracenia sono differenti tra loro, sia come forme che come colore:
la sarracenia psittacina e quella purpurea sono le uniche due specie con gli ascidi distesi orizzontalmente e non in modo verticale, come tutte le altre specie.
La coltivazione di questa pianta non è complessa: basta seguire le indicazioni tipiche per le piante carnivore, sono soltanto piccoli accorgimenti da tenere d’occhio. Somministrate innanzitutto abbondanti quantità d’acqua dal sottovaso: lasciamolo con due centimetri di acqua distillata o piovana ed esponete al sole la vostra pianta per il massimo numero di ore possibile durante la giornata.